L’azotemia è la quantità presente nel sangue di azoto non proteico (derivante cioè da aminoacidi, acido urico, creatina, creatinina, da peptidi e da altre sostanze azotate).

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Il dosaggio dell’urea nel sangue è usato per misurare la frazione azotata dell’urea, il prodotto terminale più importante del metabolismo delle proteine. L’azoto rappresenta il prodotto di scarto del metabolismo delle proteine ingerite con gli alimenti. Potenzialmente tossico, è incorporato a livello epatico nell’urea, a sua volta eliminata con le urine.

Formata nel fegato dall’ammoniaca ed eliminata dai reni, l’urea costituisce dal 40% al 50% dell’azoto non proteico del sangue. Il livello del BUN riflette l’introduzione di proteine e la capacità escretoria del rene, ma è un indicatore d’uremia affidabile della creatinina del siero.

L’azoto ureico è l’azoto presente nella molecola d’urea, ovvero 28 g di azoto sui 60 g di peso della molecola di urea. Il valore chiamato BUN (Blood Urea Nitrogen) è utilizzato soprattutto nei paesi anglosassoni per indicare il livello di azotemia. BUN = [Urea]/2,14, dove il numero 2,14 viene ricavato dal rapporto tra i due pesi molecolari 60/28.

È un valore influenzato dall’apporto alimentare proteico, dallo stato di idratazione, dal catabolismo proteico e dalla diuresi. Per la valutazione della funzionalità renale è preferibile la stima della creatininemia.

L’aumento di azoto si ha quindi per insufficienza renale o epatica, per un eccessivo consumo di proteine o in altre condizioni di disequilibrio metabolico (stati di ipercatabolismo).

Scopo dell’analisi

  • Valutare la funzione renale e contribuire alla diagnosi di nefropatia;
  • Aiutare nella valutazione dell’idratazione.

Valori di riferimento

I valori di BUN normalmente variano da 8 a 20 mg/dl (SI, da 2,9 a 7,5 mmol/L), con valori leggermente più alti nei pazienti anziani.

F. 13-40 mg/ml (2,2-6,7 mmol/L)
M. 23-44 mg/ml (3,8-7,1 mmol/L)

Reperti anormali

Livelli elevati di BUN si trovano nelle malattie renali, nella riduzione del flusso ematico renale (causato da disidratazione, per esempio), nell’ostruzione delle vie urinarie e nell’aumento del catabolismo delle proteine (come nelle lesioni da ustioni).

Livelli bassi di BUN si hanno nel danno epatico grave, nella malnutrizione, nell’idratazione eccessiva.

AumentoSi distinguono tre tipi di iperazotemia   Da cause prerenali Dieta iperproteica (apporto superiore a 200 g al dì) Accelerazione del catabolismo proteico (digiuno, stati febbrili, interventi, traumi, stati cachettici, tireotossicosi) Compromissione del flusso ematico renale (diarrea, occlusione intestinale, disidratazione soprattutto negli anziani, ipotensione e shock, insufficienza cardiaca, gravi emorragie, terapia con FANS e con ACE-inibitore)   Da cause renali Malattie glomerulari Nefropatie acute e croniche   Da cause postrenali Calcolosi e stenosi delle vie urinarie Ipertrofia prostatica Tumori delle vie urinarie
DiminuzioneDieta ipoproteica Iponutrizione, malnutrizione e malassorbimento (celiachia) In caso di bilancio azotato positivo (crescita, gravidanza, uso di anabolizzanti) Epatopatie gravi Iperidratazione (teraie con soluzioni glucosate) Ritardo gestazionale e gravidanza (3° trimestre) Grave intossicazione da etanolo Sindrome da inappropriata secrezione di ADH