L’ictus è la patologia neurologia più comune a più alto rischio di mortalità e disabilità nei paesi occidentali. La maggior parte degli ictus è dovuto a infarto cerebrale, seguito da emorragie intracerebrali o subaracnoidee.

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L’infarto centrale è dovuto all’occlusio di un’arteria cerebrale o per trombo o per aterosclerosi o per embolo di un trombo proveniente da un territorio adiacente. Poichè l’aterosclerosi è implicata nella gensi dell’ictus, i fattori nutrizionali ha un sicuro ruolo patogenetico. Comunque le evidenze di un’associazione tra lipidi della dieta, lipidi plasmatici e ictus è più debole di quella che si osserva per la malattia coronarica.

Gli studi epidemiologici non riescono con chiarezza a definire una relazione tra ictus, grassi saturi della dieta e colesterolemia. L’uso di statine e dieta per la prevenzione primaria e secondaria della malattia coronarica si è comunque associata alla riduzione del 30% degli episodi di ictus. Non è chiaro se questo effetto delle statine sia legato alla semplice riduzione della colesterolemia e/o all’effetto antinfiammatorio o antiossidante.

L’incidenza di ictus è inversamente correlata all’assunzione di vitamine antiossidanti nella dieta; ma la somministrazione di queste sostanze non si è rivelata efficacie nella prevenzione dello stesso. L’assunzione di minerali è altrettanto importante e la relazione tra sodio della dieta, ipertensione e ictus è stata già commentata.

Vi è una modesta evidenza sul ruolo protettivo di potassio e magnesio, indipendentemtnete dall’effetto sulla PA. L’effetto di consumo di pesce sull’incidenza di ictus è invece poco chiara; l’alcol, secondo una relazione lineare al consumo, facilita la comparsa di ictus emorragico ma non vi è relazione con l’ictus ischemico.

In generale, gli studi osservazionali suggeriscono una relazione tra fattori dietetici e ictus; viceversa studi di interventonon mostrano gli stessi benefici osservati per la malattia coronarica, suggerendo un ruolo più modestodei fattori dietetici nella prevenzione dell’ictus ischemico ed emorragico.