
Usata fin dall’antichità, le proprietà farmacologiche dell’echinacea sono oggi dimostrate sulla base delle evidenze scientifiche.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Durante l’anno, ma soprattutto durante l’inverno, molti bambini si ammalano di infezioni alle alte vie respiratorie (raffreddore, forme simil-influenzali, influenza, otiti, ecc.) e la loro frequenza è dovuta al fatto che il sistema immunitario del bambino non è ancora completamente maturo.
In queste situazioni, per supportare il sistema immunitario può essere utile l’echinacea, pianta officinale che ha molte conferme scientifiche a suo sostegno.
La sua efficacia, ovvero la capacità di migliorare la risposta del sistema immunitario alle infezioni, e la sua sicurezza, cioè l’assenza di effetti collaterali pericolosi, sono state dimostrate da diversi studi scientifici.
Proprietà curative dell’echinacea
Moltissimi studi hanno confermato che l’echinacea agisce sul sistema immunitario tanto da indurlo a produrre sostanze (come ad esempio anticorpi, citochine, chemochine, ecc.) e a sviluppare tipi di cellule che hanno il compito di distruggere virus e batteri; in questo modo aumenta anche l’efficacia delle difese immunitarie quando l’organismo viene aggredito.
L’assunzione di echinacea è in grado di attivare l’azione fagocitaria dei macrofagi, stimolare i linfociti e aumentare la produzione di citochine, rinforzando il sistema immunitario aspecifico, di adulti e bambini. L’echinacea è inoltre in grado di inibire la ialuronidasi e di conseguenza la rottura dei polimeri di acido ialuronico. In questo modo la viscosità dei liquidi tissutali aumenta rendendo difficoltoso l’ingresso di patogeni nei tessuti. I benefici dell’echinacea derivano in parte dal contenuto di polisaccaridi a basso, medio e alto peso molecolare, responsabili dell’attività immunostimolante. La pianta inoltre contiene flavonoidi (come la luteolina, kaempferolo, quercetina, apigenina) dall’azione antinfiammatoria, derivati dell’acido caffeico (tra cui l’echinacoside presente nella radice di Echinacea pallida, con attività antivirale), alchilamidi e olio essenziale con proprietà antibatterica.L’assunzione regolare in autunno e in inverno permette di prevenire e trattare i sintomi delle malattie da raffreddamento come febbre, le infezioni del sistema respiratorio (raffreddore, tosse).
Anche se i risultati degli studi sull’uomo sono contraddittori (alcuni confermano l’efficacia dell’echinacea mentre altri la negano), complessivamente ci sono sufficienti conferme sulle proprietà curative di questa pianta. I suoi estratti, infatti, accorciano i tempi di malattia (minor numero di giorni di febbre ecc.) e riducono sia la necessità di assumere altri farmaci sia il numero di infezioni durante la stagione invernale. Questi effetti benefici, riscontrati anche sui bambini grazie ad altre analisi (in particolare uno studio clinico in cui l’echinacea è stata associata alla propoli, sono stati ottenuti utilizzando estratti concentrati della pianta, ovvero prodotti fitoterapici.
Echinacea: effetti collaterali e controindicazioni
L’echinacea è priva di effetti collaterali importanti e ha poche controindicazioni. Può essere quindi somministrata al bambino sia in caso di malattie acute delle alte vie respiratorie sia per prevenire nuove infezioni, ma è comunque sempre meglio condividere la decisione con il pediatra di famiglia.
I componenti dell’echinacea più importanti per il sistema immunitario sono i polisaccaridi e l’echinacoside, nomi importanti da ricercare sull’etichetta del prodotto per essere certi della sua qualità e del fatto che può funzionare davvero.
L’echinacea può inoltre essere assunta anche in gravidanza ma solo su consiglio del medico.
Come usare l’echinacea
Nelle forme acute, ovvero situazioni che in genere non richiedono l’uso di antibiotici, l’echinacea va data al bambino sin dai primi momenti del disturbo e la sua somministrazione può essere protratta per almeno una decina di giorni. Per la prevenzione delle infezioni si usa in genere a cicli. Il primo deve avere la durata di 20-30 giorni e deve essere seguito da una pausa di 15 giorni. L’intervento preventivo può continuare per qualche mese alternando 15 giorni di somministrazione a 15 giorni di pausa. Per i più piccoli possono essere utilizzati gocce e sciroppi (assolutamente senza alcol), mentre per i bambini più grandi e gli adulti esistono compresse, capsule e opercoli.