Il frutto del pesco è una drupa carnosa più o meno globosa. La buccia, che può essere aderente alla polpa o staccarsi con facilità, è ricoperta da una fitta lanuggine o glabra. La polpa può essere gialla o bianca; aderisce al nocciolo o si separa con facilità, secondo le varietà, ed è succosa e acidulo-zuccherine.

Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!

Sono moltissime le varietà del pesco e si possono suddividere per l’epoca di maturazione dei frutti, le caratteristiche della buccia, liscia o vellutata, o quelle a polpa, gialla o bianca, duracina e aderente al nocciolo o spiccagnole quando la polpa si stacca con facilità.

Il frutto della pesca è tipico dell’estate e poco calorico (40 kcal per frutto da 150 g). Contiene vitamina A (6% del fabbisogno giornaliero per porzione), vitamina C (6% del fabbisogno) e alcuni minerali soprattutto potassio (10% del fabbisogno quotidiano) utile per reintegrare i sali persi con la sudorazione.

Le pesche si possono surgelare e sono disponibili a lungo per la preparazione di macedonie o dessert. Occorre scegliere delle pesche sode, sane e preferibilmente a pasta gialla, lavarle con cura e sbucciarle. Si conservano tagliate in pezzi, in un contenitore adatto per il congelatore e coperte da uno sciroppo freddo a base di zucchero (430 g di zucchero per 1 litro di acqua) e succo di limone per evitare l’ossidazione.

In cosmesi la pesca è utilizzata come ingrediente idratante ed esfoliante. Favorisce l’equilibrio nella produzione del sebo e rientra perciò nella formulazione di creme, maschere, saponi e oli da bagno.