
I disturbi che si possono verificare in questo periodo sono: nausea, vomito, dolore al seno, perdite vaginale e sonnolenza.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Questi sintomi sono solitamente il campanello di allarme di una gravidanza, ma non è detto che si presentino tutti insieme o in tutte le gravidanze. Possono anche manifestarsi in modo leggero e solitamente passano in secondo piano, ma è bene sapere in che modo affrontarli.
La sonnolenza è un sintomo che al contrario degli altri va assecondata il più possibile. Ma vediamo gli altri.
Nausea e vomito
Entrambi questi disturbi si verificano nei primi mesi per poi sparire e sono i più frequenti in gravidanza. Si possono verificare col semplice disgusto per l’odore di alcuni alimenti, che se ingeriti vengono rimessi. Non è possibile standardizzare gli alimenti che provocano questo senso di nausea perché non sono sempre gli stessi, bensì cambiano da gravidanza a gravidanza e da donna a donna.
Quindi l’unico consiglio che si può dare è si mangiare solo ciò che si desidera e di evitare gli alimenti che provocano nausea una volta individuati; ovviamente, passato il periodo della nausea è bene reintrodurli perché è necessaria un’alimentazione varia e corretta.
La nausea può essere provocata dall’aumento di due ormoni, il lattogeno placentare per la formazione della placenta e il progesterone che sostiene tutta la gravidanza. Ma pure una carenza di vitamina B6 può a volte dare nausea e vomito; quindi, la si può integrare su consiglio del medico.
Si possono comunque utilizzare degli accorgimenti e delle strategie per la nausea, che spesso si presentano al mattino. È possibile preparare alla sera alimenti asciutti da tenere sul comodino pronti per il risveglio, come crostini a base di farina di avena o farro o kamut, tutti prodotti di tipo biologico che possono tamponare la nausea.
È importante alzarsi lentamente dal letto senza fare movimenti affrettati. La sera è consigliabile un pasto a base di carboidrati che dà copertura per tutta la notte, in modo che la mattina non ci si svegli con il “buco allo stomaco”. Importantissime anche le fibre (frutta e verdura), che non devono mai mancare per dare una buona funzionalità intestinale come pure l’apporto idrico. Un intestino che non funziona può dare senso di nausea.
La radice dello zenzero ha molte proprietà, tra cui quella di alleviare mal di testa e senso di nausea; si può grattugiare lo zenzero e aggiungerlo alle pietanze, oppure si può utilizzare tè allo zenzero. È consigliabile comunque farne un uso moderato.
Gli oli essenziali di lavanda e aneto possono aiutare in caso di nausea e vomito facendoli bruciare in un diffusore per l’ambiente.
È molto importante che gli oli essenziali non vengano mai assunti per bocca né utilizzati in creme, perché hanno un’alta diffusibilità attraverso la placenta e sono potenzialmente tossici per embrione e feto.
Perdite vaginali
È molto importanti distinguere due tipi di perdite: una perdita biancastra non è pericolosa ma fisiologica; mentre se la perdita è di colore rosso vivo è necessario rivolgersi al ginecologo.
Nel caso in cui si abbiano perdite biancastre con fastidio, bruciore e prurito possiamo essere in presenza di un’infezione o di un’infiammazione. È quindi necessaria una corretta igiene intima con visita ginecologica.
Dolore al seno
Uno dei primi disturbi che si presentano è l’ingrossamento del seno: è necessario sostenerlo con reggiseno appropriato e possibilmente in cotone. Inoltre, è importantissimo già dai primi mesi avere la massima cura del seno in vista dell’allattamento. Per preparare in modo adeguato il seno alla poppata si può già dai primi mesi massaggiare il capezzolo con un asciugamano ruvido e poi con un guanto di crine morbido.
Il movimento è lo sfregamento devono essere lievi e leggeri. In questo modo la pelle intorno all’areola si inspessirà leggermente e quindi sarà meno soggetta a ragadi durante l’allattamento. Si consiglia anche di non utilizzare sapone sui capezzoli perché il sapone secca la pelle col rischio di provocare screpolatura.
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