Non può essere considerato come cibo ma si potrebbe definirlo “alimento-farmaco” poiché ha molteplici proprietà benefiche conosciute fin dall’antichità.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Le tipologie
Sono due i tipi di miele che possiamo consumare:
- miele proveniente dal nettare dei fiori, il più usato
- miele ricavato da succhi zuccherini presenti sulle foglie di erba o piante (melata) o nella linfa dei fusti e rami (manna).
Contiene per l’80% zuccheri semplici, glucosio e fruttosio. Sono presenti anche in quantità minori saccarosio, maltosio e destrine. Le proteine presenti contengono tutti gli aminoacidi essenziali ed essendo vegetali non causano sovraccarico all’organismo o produzione di scorie dannose.
L’azione antibatterica e antimicotica, l’aroma caratteristico e il grado di acidità sono dovuti alla presenza di acidi organici, quali acido formico, citrico, acetico, lattico, succinico, malico, tartarico, ecc. I minerali, seppur in quantità minime, determinano la qualità e l’unicità del miele, come il cromo, il manganese e il selenio, importantissimi soprattutto nell’alimentazione dei bambini e adolescenti, ma anche potassio, calcio, fosforo, magnesio, zolfo, sodio, ferro e rame. Sono inoltre presenti piccole quantità di vitamine A, C e del gruppo B e antiossidanti come carotenoidi, flavonoidi, antociani e xantofille.
Utile contro la tosse
Il miele presenta interessanti attività antibatteriche, dovuta all’elevata concentrazione zuccherina, al pH acido e all’azione dell’enzima glucosio ossidasi che produce acqua ossigenata e acido gluconico.
Proprio l’acqua ossigenata accumulata nel miele svolgerebbe la sua attività antimicrobica. Altre caratteristiche benefiche del miele, come gli effetti blandamente lassativi ed epato-protettore, sono dovute alla presenza di fruttosio.
Da sempre considerato un ottimo rimedio contro la tosse, sembra che il potere lenitivo del miele sia legato alla presenza delle sostanze dolci che inducono naturalmente il riflesso di salivazione e un effetto sedativo ed emolliente sulla faringe e sulla laringe. Anche l’OMS ha citato il miele come rimedio naturale per tosse, mal di gola e raffreddore.
Il rapporto con il miele
Il consumo moderato e regolare di miele potrebbe essere in grado di abbassare la glicemia a digiuno, il colesterolo totale, il colesterolo LDL e i trigliceridi e alzare i livelli di colesterolo HDL, o colesterolo buono.
Il risultato è sorprendente dato che il miele è costituito per l’80% di zuccheri. Tuttavia non tutti i saccaridi sono uguali: la miscela di quelli rari e comuni, proteine, acidi organici e altri principi nutritivi tipica del miele è probabilmente ciò che lo rende così speciale. Secondo gli studiosi, la quantità da assumere sarebbe di 40 g al dì (circa 2 cucchiai) per almeno 8 settimane. Fra i tipi che avrebbero mostrati i migliori risultati ci sarebbe il miele grezzo e quello proveniente da singoli fiori, come l’acacia o il trifoglio, possibilmente non pastorizzati poiché questo procedimento di riscaldamento ne degrada alcune importanti proprietà.