La stitichezza, detta anche “stipsi”, è un disturbo dell’evacuazione, che consiste nella difficoltà a espellere le feci, non riuscendo, quindi, a liberare l’intestino.

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Nulla è più potente, in natura, per sbloccare la situazione, di un rimedio a base di aloe.

Botanica e raccolta

L’aloe è una pianta grassa, classificata nella famiglia botanica della Aloacee.

L’aloe è una pianta sempreverde, ad arbusto, rampicante, con un fogliame grasso e fiori dal colore variabile dal bainco all’arancione al rosso, protetto da spine che crescono a forma di spirale.

a secodna del tipo di tronco e di foglie, si possono distinguere tre gruppi di aloe:

  • Priva di tronco e con tronco molto corto e spesso, con foglie disposte in modo circolare; fanno parte di questo gruppo l’Aloe saponaria, l’aristata e la barbadensis Miller (chiamata anche Vera);
  • tronco variabile ma ridotto, lungo al massimo poche decine di centimetri, come l’Aloe succotrina e l’Aloe chinensis;
  • tronco esteso e ramificato in arbusti cespugliosi, alto anche alcuni metri, come l’Aloe ferox, l’Aloe aguillaria e l’Aloe arborescens.

Il suo habitat è tipoco delle zone tropicali e subtropicali, dove cresce spontaneamente e può raggiungere altezze che variano da pochi centimetri ai venti metri, secondo la specie.

Questa pianta si riproduce sia attraverso i semi sia per mezzo dei germogli.

Chimica e principi attivi

Una piccolissima parte della pianta contiene più di 75 composti nutrizionali. Dato che questi composti sono presenti in quantità molto ridotte, la ricerca medica contemporanea mette in evidenza una possibile sinergia fra tutti i componenti della pianta, che lavorano insieme per dare vita alle proprietà benefiche.

Questi composti sono: zuccheri mono e polisaccaridi contenuti nella polpa (azione energetica); antrachinoni della buccia (azione lassativa, antimicrobica, digestiva e, sembra, antitumorale); sali minerali essenziali; vitamine; fosfolipidi (elasticizzanti per vene e arterie), steroidi vegetali (antisettici); enzimi; saponine (purificanti e antimicrobiche); sette ammonoacidi essenziali; alcuni ormoni vegetali; e acido salicilico (simile all’espirina, è antibatterico e antinfiammatorio). L’aloe può essere assunta e utilizzata sotto forma di succo o di gel.

Il succo di aloe contiene dal 40 all’80% di resina e fino al 20% di aloina, glucoside antrachinonico, che è il suo principio attivo. Il gel d’aloe è composto da più di venti sostanze e contiene glucomannato, che ha proprietà immunostimolanti e, diversamente dal succo, non è lassativo. Viene applicato localmente con degli impacchi. Il gel 100% è il liquido estratto dalla parenchima (parte del tessuto dell’aloe), stabilizzato e conentente non più di 0,5 millimetri di aloina.

Le ricette

A seconda del dosaggio, l’aloe da diverse applicazioni: fino a 0,1 grammi facilita la digestione; da 0,1 grammi a 0,4 grammi agisce come lassativo e aumenta il flusso mestuale; in dose di 0,5 grammi (dose massima giornaliera) agisce come purgante e provoca contrazioni uterine.

Succo: 2 cucchiai di puro succo d’aloe. Assumete l’aloe dopi i pasti e, nei casi più gravi, aggiungete quattro cucchiai in più prima di andare a dormire.

Figlie tritate: 1 foglia di Aloe barbadensis. Prendete una foglia di aloe barbadensis, togleite la cuticola esterna e tritate grossolanamente la polpa, aggiungete 300 millilitri d’acqua e riponete in frigo. Il mattino dopo, a digiuno, sorbite un cucchiaio di questo succo e fate la stessa cosa alla sera prima di andare a dormire.

Ricorda

Non esagerate con le quantità di aloe da assumere: l’aloina contenuta nelle foglie della painta, in dosi troppo elevate, ha un effetto estremamente lessativo, fino a diventare irritante per la mucosa.